mercoledì 3 giugno 2009

DIONEA MUSCIPULA


La dionea o venus acchiappamosche è una dicotiledone appartenente alla famiglia delle Droseraceae, un gruppo di piante tra cui svariati generi di piante carnivore, come le drosere e l'Aldrovanda vesiculosa. Queste piante sono originarie degli Stati Uniti, e piu' precisamente le zone umide e paludose della Carolina, dove vive in terreni acidi acquitrinosi ricchissimi d'acqua.

COLTIVAZIONE

Sole :in posizione Sud al caldo e luminosità

Acqua
: demineralizzata(ferro da stiro);da osmosi inversa;o a residuo fisso tipo 50-150 mg/l. (ad esempio la Sant’anna o quelle per bimbi); l'acqua piovana, dipende da dove la prendete... quella raccolta in aperta campagna puo' andar bene, in citta' e' un rischio, a meno che non sia un periodo di molta pioggia in modo da avere acqua dopo alcuni giorni pulita... è pur sempre un rischio.

Terreno
: torba acida di sfagno con pH basso, tra 3.5 e 4.5, e assolutamente priva di qualsiasi tipo di addizionante, fertilizzante o altro; Perlite.

Inverno
: lasciarle al freddo solo mantendendo umidia la torba per evitare di congelare la torba. NO al caldo;

rinvasi
: Febbraio è il mese ideale poco prima della ripresa vegetativa. Attenzione a non rompere radici. Togliete foglie marce,nere. Il composto ideale è 60% perlite e 40% torba se volete stare tranquilli fate 50%-50%

nutrimento
: lasciate fare alla natura grazie agli insetti.

RIPRODUZIONE

-da seme
Impollinate il fiore. Il fiore avrà dei rametti con della polverina che dovete far cadere al centro del fiore. Nasceranno i semi (tipo gocce, nere, lucidissime, dimensioni piccole). A questo punto il seme deve subire la stratificazione per far si che si crepi e inizi ad uscire la pianta. Per compiere la stratificazione mettete i semi in sacchetti da alimenti e poi lasciateli in frigorifero. Il periodo CONSIDERATO migliore per seminare è febbraio. Substrato 40% - 60% oppure 50% - 50% tra perlite e torba. Coprite i vasetti con pellicola alimentare
>varie opinioni<
Quello posto sopra è l’idea generale di riproduzione ma ci sono vari altri modi in che a qualcuno riesce ed ad altri no, quindi non sicuri, tra questi:
1. stratificazione in frigo, ciò che dicevo sopra
2. seminare e mettere il vasetto per 2/3 giorni in congelamento
3. seminare e lasciare all’aperto (maniera naturale)
4. seminare dopo alcuni mesi di frigo (x il seme) e lasciarlo all’aperto
5. seminare dopo alcuni mesi di frigo (x il seme) e metterlo sotto ad un termosifone
Come vedete i modi sono molti, e ripeto a non tutti funziona un metodo che ha funzionato ad un altro e vice versa. Anche io quest’anno ho optato per la semina (il fiore indebolisce la pianta per cui è consigliato tagliarlo prima del completamento) in vari modi potete osservarli sul topic “DIARIO DI SEMINA” (ora è in aggiornamento fino a completo sviluppo delle future piante)
Il seme è però un metodo lungo per quanto riguarda la formazione della pianta infatti ci vogliono alcuni anni prima che essa possa rifare un fiore e possa considerarsi di dimensione adulte
-da talea
Prendete una pianta sana in piena forza vegetativa, una foglia con trappola sana e nuova, con delicatezza fate scivolare un pezzo di plastica morbido (tipo quello per i cartellini) lungo la foglia e premete in fondo in modo da dividere la foglia dal resto della pianta. La foglia dovrà avere una parte di rizoma, una parte più bianca alla sua base. Durante l’operazione mantenete umido il tutto, pianta e foglia. “Seminate” in substrato uguale a quello del seme con (possibilmente) dello sfagno vivo, tanta luce ma non sole diretto. In poche settimane la foglia inizierà a far crescere delle dal rizoma nuove foglie molto piccole ma pian piano cresceranno. Un consiglio al momento della “semina” è tagliare la bocca si dice che dia più forza alla foglia per sopravvivere.

TECNICHE DI COLTIVAZIONE

Per quanto riguarda le dionee, qualsiasi tipo di dionea, occorrono come detto mille volte solo 3 cose, buon sub-strato, acqua demineralizzata, e tanto tanto bel sole.
Ora vi scriverò alcune tecniche per migliorare e aiutarvi nella coltivazione.
La dionea come avrete capito ama essere quasi sommersa dall’acqua solitamente infatti si utilizza un sottovaso capace di contenere acqua fino a quasi il bordo del vaso stesso. Se non volete o non potete continuare a mantenere il livello esistono due semplici metodi, uno è quello di comperare gli idrovasi; oppure crearsi delle zattere, le quali sono molto utili per quando ci si trova in vacanza. La zattera consiste nel prende un bel recipiente riempirlo d’acqua e far galleggiare il vaso. Potete prendere per vasi non enormi lo stesso contenitore da 5 lt di acqua demineralizzata che si trova nei negozi, lo svuotate di ½ o 1 litro e tagliate la parte alta per ottenere un contenitore del tutto aperto. Procuratevi un foglio di polistirolo e tagliatelo in modo da farlo stare dentro il buco del fustino e con al centro un altro buco per inserire il vaso. In questo modo il vostro vaso galleggerà sempre allo stesso livello d’acqua anche se la stessa diminuirà.

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